

In un momento in cui il mondo economico si interroga sulla propria tenuta, Skema ha promosso – in collaborazione con Cherry Bank, istituto bancario esperto nella finanza strutturata -un approfondimento su una strategia possibile: si scrive Mergers and Acquisitions, si abbrevia con M&A e può tradursi in “sinergia e diversificazione”.
L’urgenza di un confronto sui possibili vantaggi derivanti da fusioni e acquisizioni, in un contesto in cui le imprese devono considerare non solo i fattori economici e di mercato, ma anche i rischi geopolitici, le sanzioni economiche e le crisi di fornitura, si è reso evidente nel numero- almeno un centinaio- di aziende che hanno partecipato.
Giovedì 10 luglio, nella quiete del Riviera Golf Resort di San Giovanni in Marignano, oltre 100 presenti tra imprenditori e professionisti hanno approfondito gli aspetti ed i possibili vantaggi, anche in ottica di internazionalizzazione, di questo complesso ma efficace strumento: gli advisors Skema Dott. Lorenzo Nardella e Avv. Fabio Pari, si sono focalizzati rispettivamente sugli aspetti operativi negoziali e sulla struttura giuridica delle M&A, mentre su quelli finanziari si è soffermata la chief corporate di Cherry Bank, Dott.ssa Laura Gasparini.
Nardella ha sottolineato l’importanza per le imprese di approcciarsi con metodo e strategia a operazioni tanto complesse quanto determinanti per il futuro dell’azienda: “Le M&A non si improvvisano. La negoziazione, la due diligence e la governance post-accordo devono essere studiate con precisione. Solo così si evita che la complessità diventi un freno anziché un’opportunità.” Pari, invece, ha evidenziato il ruolo determinante del processo negoziale, spiegando: “Ogni fase – dal teaser alla manifestazione d’interesse, fino alla firma e al closing – ha una valenza strategica. Per le PMI del territorio, spesso a trazione familiare, è fondamentale mantenere un distacco emotivo e affidarsi sin dalle prime fasi a consulenti capaci di tutelare interessi e valorizzare il potenziale dell’operazione.”
Dal dibattito è emerso sia quanto queste operazioni possano rappresentare una risposta efficace per diversificare i propri portafogli, accedere a nuovi mercati e ridurre i costi operativi, che l’esigenza di confronti strutturati, in grado di creare cultura aziendale e sociale, oltre all’importanza di avere al fianco un istituto bancario con esperienza nel settore. Sul punto la Dott.ssa Gasparini, Chief Corporate di Cherry Bank ha sottolineato che “Finanziare un’operazione di M&A significa scegliere tra diverse strade strategiche. Ogni struttura ha vantaggi e rischi specifici: dalla flessibilità del capitale proprio alla leva finanziaria del debito, fino al ricorso al leveraged buyout, oggi facilitato anche dalla normativa italiana. L’importante è costruire un’architettura sostenibile, coerente con gli obiettivi industriali e finanziari dell’operazione.”
Il “case history”, arricchito dalla testimonianza di un manager di lunga esperienza come l’Ing. Gianpietro Corbari (ex Granarolo, Pam-Panorama) ha lasciato trapelare proprio gli aspetti meno noti di questo tipo di percorso: il racconto in prima persona dell’acquisizione del gruppo lombardo Sipral, leader nel mercato degli ingredienti alimentari, dell’azienda romagnola Effedue di Coriano, si è soffermato sulla formazione e la condivisione, sullo sviluppo delle competenze interne, sulla stabilità occupazionale e sulle opportunità di mercato in cui viene proiettata l’azienda che entra a far parte di un gruppo strutturato.
Una conferma di come M&A sia un’opportunità di crescita, che in Italia sta registrando un certo dinamismo e su cui le piccole e medie imprese della Romagna potrebbero puntare.