

Il futuro delle concessioni demaniali a uso turistico-ricreativo è ormai tracciato. La Legge 166/2024 ha fissato l’obbligo di avvio delle gare pubbliche entro il 30 giugno 2027, con proroga delle attuali concessioni fino al 30 settembre 2027. Un cambiamento epocale che impone agli operatori del settore turistico di prepararsi per tempo. Come primo step di avvicinamento alle gare veniva prevista l’emanazione, entro il 31 marzo 2025, del Decreto Ministeriale regolante i criteri per la determinazione degli indennizzi economici spettanti ai concessionari uscenti.
IL NUOVO DM SUGLI INDENNIZZI: IL CONTENUTO IN ANTEPRIMA
Skema ha visionato il Decreto Ministeriale bollinato, non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale (scaricabile qui). Uno strumento fondamentale per gli imprenditori che vogliono muoversi prima degli altri, con cognizione e visione strategica. Ne riassumiamo i punti principali:
1. Composizione dell’indennizzo
L’indennizzo è suddiviso in due componenti:
• Investimenti non ammortizzati: strutture e opere materiali, valutati in base all’ultimo bilancio al netto di ammortamenti e contributi pubblici.
• Remunerazione sugli investimenti degli ultimi 5 anni: include anche investimenti immateriali (branding, progetti, servizi).
2. Requisiti per considerare gli investimenti “indennizzabili”
Devono essere:
• Strumentali e trasferibili al nuovo concessionario;
• Autorizzati, conformi al titolo e privi di ordini di demolizione;
• Realizzati anche a seguito di obblighi normativi o eventi calamitosi.
3. Procedura di determinazione
• Entro 90 giorni dalla gara, l’ente comunica la richiesta dati al concessionario uscente;
• Entro 45 giorni, il concessionario fornisce documentazione e valori;
• L’ente verifica e ottiene una perizia indipendente per calcolare l’indennizzo.
4. Modalità di pagamento
• 20% dell’indennizzo è versato all’aggiudicazione;
• Il saldo entro 6 mesi;
• L’importo è garantito da cauzione del concessionario subentrante.
5. Cessione volontaria di beni non indennizzabili
• Possibile accordo tra uscente e subentrante per beni accessori (arredi, software, impianti), anche con promozione dell’autorità concedente.
L’IMPORTANZA DI MUOVERSI IN ANTICIPO.
L’ultimo ostacolo tecnico alle gare è ormai superato e i Comuni ora hanno tutti gli elementi per procedere. Già nel 2024, quando i bandi sembravano ormai imminenti, Skema ha creato una divisione aziendale dedicata esclusivamente a questo tema, riunendo un team multidisciplinare di esperti pronti a offrire agli imprenditori del settore supporto e consulenza. Contattaci: segreteria@skema.it